giovedì 30 giugno 2016

LA TOP TEN DELLA FRUTTA E VERDURA CHE AIUTA L’ABBRONZATURA

Redazione Saperefood.it29 giugno 2016Primo Piano
alimentazione-abbronzatura
Non solo carote per favorire la tintarella. E domani, 30 giugno, i mercati di Campagna Amica Coldiretti celebrano il ‘Frutta Day’.
di Redazione
Frutta sempre in tavola per più di 3 umbri su 4, come antidoto al grande caldo e per una “tintarella naturale”. Ad affermarlo è la Coldiretti Umbria in occasione del “Frutta day” in programma domani a Pian di Massiano di Perugia presso il mercato di Campagna Amica. Proseguono infatti le feste a tema nei mercati, con l’iniziativa che si svolgerà tra gli ormai caratteristici gazebo gialli della Coldiretti dalle ore 9.00 alle ore 13.30. Si tratta di un programma a carattere nazionale che promuove nei vari mercati, nell’ultima settimana di ogni mese, sulla base della stagionalità, prodotti specifici del territorio (verdura, frutta, vino, olio, formaggio e altro).
Le eccellenze rigorosamente made in Umbria, dove, secondo dati Istat, il 77,4% dei cittadini consuma frutta almeno una volta al giorno verranno promosse per l’evento attraverso una degustazione gratuita e con sfiziose preparazioni di agri-gelati, a base di latte e frutta delle imprese Campagna Amica locali. La frutta, insieme alla verdura, non fa solo bene alla salute e difende l’organismo dal caldo; albicocche, meloni, pesche e ciliegie sono alcuni dei cibi che entrano infatti anche nella speciale classifica degliabbronzanti naturali in grado di “catturare” i raggi del sole e garantire una tintarella naturale.
La frutta – afferma Coldiretti – è un alimento che soddisfa molteplici esigenze del corpo: nutre, disseta, reintegra i sali minerali persi con il sudore, rifornisce di vitamine, mantiene in efficienza l’apparato intestinale con il suo apporto di fibre e si oppone all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole. Sotto la spinta di stili di vita più salutistici l’ortofrutta è diventata la prima voce di spesa del budget alimentare degli italiani e rappresenta ora il 23% del totale del budget destinato dalle famiglie all’alimentazione per un importo di 99,5 euro per famiglia al mese contro i 97 euro della carne che, con una incidenza del 22% sul totale, perde per la prima volta il primato. Un’ulteriore iniziativa quindi – conclude Coldiretti – per valorizzare i prodotti di qualità dell’agricoltura regionale, che nel mercato di Campagna Amica vengono proposti nella forma della vendita diretta, con la trasparenza del rapporto tra produttore e consumatore e la massima tracciabilità. Mercati degli agricoltori, che rappresentano anche un importante strumento di animazione e coesione sociale, ricreando un legame profondo tra consumatore e produttore, tra città e campagna.
LA TOP TEN DELLA TINTARELLA DELLA SALUTE – Vitamina A (*)
  1. Carote 1200 microgrammi di vitamina A
  2. Radicchi 500-600
  3. Albicocche 350-500
  4. Cicorie e lattughe 220-260
  5. Meloni  200
  6. Sedano 200
  7. Peperoni 100-150
  8. Pomodori 50-100
  9. Pesche 100
  10.  Ciliegie 20-40
(*) in microgrammi di Vitamina

A tavola porta frutta e verdura di 5 colori diversi

Cinque preziosi colori - verde, bianco, giallo-arancio, rosso e blu-viola – per una super carica di benessere e salute low cost e per tutti.
È da poco terminata la Festa di frutta e verdura in Italia, Francia e Stati Uniti dal 10 al 19 giugno.

Un'occasione in più per ricordare il ruolo fondamentale di frutta e verdura di stagione per sentirsi sempre in forma. «Abbiamo deciso - spiega il Presidente di UNAPROA Antonio Schiavelli (www.unaproa.com)- di lanciare anche in Italia la Festa di frutta e verdura che, su idea della francese INTERFEL (Interprofession des fruits et légumes frais), da anni è ormai popolarissima in Francia e negli Stati Uniti».

Il senso dell'iniziativa è pienamente nello spirito del progetto di promozione e informazione – cofinanziato da Stato italiano e Unione europea - “Nutritevi dei colori della vita”(www.nutritevideicoloridellavita.com). «Siamo felici di promuovere anche nel nostro Paese un appuntamento che ricordi a tutti come un'alimentazione che unisce gusto e benessere sia innanzitutto una vera e propria festa».

Il primo passo per nutrirsi al meglio? Fare le scelte giuste a partire dal supermercato. Per questa ragione 1000 punti vendita delle principali catene della grande distribuzione(Coop-Italia, Pam-Panorama, Auchan-Simply, Ali’-Aliper, Il Gigante, L’abbondanza, Cedimarche, Megamark, Affiliati Pam) in tutt’Italia hanno colorato a festa i loro reparti di ortofrutta, invitando tutti a partecipare a un “gustoso” concorso (www.nutritevideicoloridellavita.com), che ha messo in palio per i fortunati vincitori 100 estrattori di succo a freddo, per consumare ancora più frutta e verdura fresca lasciando inalterate le loro preziose proprietà nutrizionali».

I grandi attori della campagna, però, sono stati i più piccoli.Poiché la corretta alimentazione è un’arte che si impara sin da piccoli, il coinvolgimento dei bambini è stato, infatti, ritenuto fondamentale. Ecco perché La Festa di frutta e verdura ha visto una serie di campi estivi Youngo (www.youngo.it), organizzati su tutto il territorio italiano e dedicati ai bimbi rimasti in città. Tanti laboratori a tema, irresistibili merende a base di frutta e verdura e momenti ludico-didattici per educare i bambini a una corretta alimentazione, sempre attraverso il gioco.

Perché mangiare frutta e verdura multicolor sia sempre unagrande festa.

lunedì 27 giugno 2016

Dieta mediterranea in sintesi: cosa mangiare e cosa evitare

Redazione 
27 giugno 2016
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Dieta2La dieta mediterranea, patrimonio dell’umanità, è oggi uno dei regimi alimentari più diffusi e apprezzati dalle persone di tutto il mondo. Parliamo di un modello di alimentazione che piace parecchio perchè permette di mangiare un po’ di tutto e al tempo stesso di rimanere in forma, senza che vi sia quindi la necessità di privarsi di determinati cibi o di ridurre drasticamente le porzioni (col rischio magari di non risultare neanche sufficientemente sazi)!
Introduzione alla dieta mediterranea
Se vuoi sapere tutto sulla dieta mediterranea su dietagratis.com potrai trovare le informazioni che cercavi, ma per avere una panoramica su tutto quanto ciò puoi anche proseguire con le righe che seguono. Ad esempio, ti sei mai chiesto cosa sia, in cosa consista e su cosa si basi questa dieta? Quali sono i suoi nutrienti essenziali e le quantità? Prima di ogni altra cosa bisogna sottolineare che la dieta mediterranea, più che sui carboidrati, si concentra per lo più su frutta, verdura, pesce e carne bianca. E che la sua regola d’oro è quella della “varietà” più che della riduzione e della rinuncia.

Trattiamo ad esempio il rapporto che c’è tra la dieta mediterranea e il consumo di carne e pesce. Questo modello nutrizionale sconsiglia innanzitutto di consumare troppa carne rossa, poiché ricca di grassi saturi che sono nocivi per la salute: i grassi saturi sono quelli che innalzano i livelli di colesterolo e che provocano disturbi cardiovascolari. Molto meglio, a questo punto, consumare carni bianche come pollo e tacchino e farlo limitatamente alle 3 volte massimo a settimana. Il consumo di uova è da limitare a una volta a settimana, mentre il pesce può essere mangiato dalle 3 alle 4 volte a settimana con particolare occhio di riguardo a quello azzurro che è ricco di grassi essenziali (come gli omega 3, utili per mantenere sotto controllo il tasso di colesterolo nel sangue).
Per assumere proteine, calcio e vitamine la dieta mediterranea consiglia fortemente il consumo di latte, formaggi e di derivati come lo yogurt: secondo i principi che stanno dietro questo regime alimentare, bisogna consumare latte e yogurt anche tutti i giorni quanto meno per mantenere costante l’apporto di calcio. I formaggi vanno invece consumati per non più di due volte la settimana dato che contengono alte quantità di grassi. Latte, formaggi e yogurt vanno bene, insomma, ma nei limiti di quanto consigliato poc’anzi: evitarli in toto sarebbe assolutamente controproducente dato che questo gruppo di alimenti apporta calcio, fosforo, proteine, vitamine e liposolubili.

E per quanto riguarda i cereali come pasta, riso e pane? La dieta mediterranea ammette l’importanza dei cereali come fonte di carboidrati complessi, per cui il pane, il mais, l’orzo, la segale, le patate, la pasta, il kamut e il farro vanno consumati senza particolari problemi anche se nel caso ad esempio di pane e pasta, sarebbe il caso di favorire le alternative integrali per permettere un lento rilascio di glucosio e un adeguato apporto di fibre.
Screenshot_216Frutta e verdura, capisaldi della dieta mediterranea
Una menzione particolare la meritano frutta e verdura. Il consiglio è quello di mangiarne almeno 5 porzioni al giorno, preferibilmente suddivise in 3 porzioni di frutta in 2 di verdura. Ma perchè non bisogna porre troppi limiti al consumo di frutta e verdura? Molto semplicemente perchè questi alimenti sono ricchi di fibre, vitamine, minerali e sostanze antiossidanti che mettono in guardia l’organismo dal progredire dei radicali liberi e dall’invecchiamento cutaneo.

Per farla beve diciamo che frutta e verdura che contengono vitamina A vanno consumate con una certa regolarità: via libera quindi a frutti e verdure di colore giallo, arancione e verde scuro come broccoli, cicoria, zucca gialla, spinaci, peperoni e albicocche. Ma come è noto anche la vitamina C è molto importante per il benessere fisico ed in particolar modo per il rafforzamento del sistema immunitario: per apportare le giuste quantità di vitamina C bisogna consumare con regolarità agrumi, kiwi, ananas, lamponi, more, fragole, radicchio, pomodori, cavolfiore, lattuga e broccoli.
Come comportarsi con alcolici e zuccheri
Per quanto concerne il consumo di alcolici, la dieta mediterranea consiglia di moderare il ricorso a un po’ tutti quanti gli alcolici. Il vino rosso, ad esempio, che è l’alcolico più diffuso nelle tavole degli italiani, andrebbe limitato a un bicchiere al massimo durante i pasti. Per quanto riguarda gli zuccheri, anche qui vale la pena sottolineare l’importanza di assumerne non più di una porzione al giorno in quanto questi apportano calorie ma non contribuiscono affatto a raggiungere uno stato di sazietà.

sabato 25 giugno 2016

Scambio di frutta e verdura km 0, nasce la community on line “bjull”

L’idea della giovane imperiese Sally Semeria. Sul sito prodotti da tutta Italia
Sally Semeria, 32 anni, ideatrice del progetto

24/06/2016
IMPERIA
C’è chi ha alberi di nespole, che ovviamente maturano tutte assieme, e quindi si ritrova una produzione esagerata, almeno per alcuni giorni. C’è chi ha la passione dei funghi, e quando ne trova, in effetti, ne ha veramente in abbondanza. Chi ha le giuggiole, bacche dalle riminiscenze antiche. E chi, semplicemente, ha la passione per l’orto, dispone di ampi terreni, e, a seconda dei periodi, fa i conti con produzioni abbondanti. Cosa fare di tutti questi prodotti in eccedenza? Si possono scambiare, regalare, o anche vendere. Direttamente, senza intermediari, a km zero, dal produttore al consumatore. Tutto questo ora è possibile grazie a «bjull», un sito internet (e una pagina facebook) realizzato dall’imperiese Sally Semeria. «Ho voluto dare vita a una community, su scala nazionale. Ma ovviamente ognuno può selezionare, tramite la mappa on line, la propria regione e la propria zona, per avere i prodotti a due passi da casa», spiega Sally Semeria. Non è soltanto una piazza virtuale che funziona da luogo d’incontro tra domanda e offerta: «Avevo un contratto fisso, guadagnavo bene - spiega - ma avevo bisogno di dimensioni più umane di vita, di lavoro. E dopo qualche anno di grande impegno con Air Bnb ho voluto dare vita al mio progetto. Il cofondatore è mio marito, Francesco Grandazzi». E le idee non finiscono qui: «Il sito è nazionale, ma vorremmo esportarlo negli Stati Uniti», dove Sally Semeria ha già vissuto e con cui ha intrecciato collaborazioni, e dove andrà a breve, per un’altra delle sue attività, quella di sommelier. «Poi, oltre ai piccoli ortolani, - prosegue - vorremmo creare una sezione del sito per le aziende, sempre di dimensioni contenute, per agevolare gli scambi». Già, perchè è proprio lo scambio, che sta alla base di questa iniziativa. Non è soltanto una trovata commerciale. È l’idea di una società in cui la share economy può fare la differenza, in cui si condividono non soltanto le produzioni, ma anche le conoscenze. «Diamo vita a legami, a una comunità - dice ancora Sally Semeria - perchè chi si incontra per scambiare i pomodori, poi approfondisce la conoscenza, magari si frequenta e da un semplice scambio, oneroso o meno, nasce un’amicizia». Condivisioni che, almeno direttamente, sembrano non produrre ricchezza, sono difficilmente inseribili nelle categorie economiche, ma che sempre di più attirano persone interessate a un approccio diverso.  
Iscriversi è facile. E anche chi non ha un orto, può consultare il sito. Magari, a due passi da casa, c’è qualcuno pronto a vendere o scambiare pomodori e insalata.  
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venerdì 24 giugno 2016

meglio pensare prima alla salute dei propri figli che non curare dopo


Salute e obesità: il 21% dei bambini italiani di 8 anni è in sovrappeso

Il 20,9% dei bimbi italiani di 8-9 anni è sovrappeso e il 9,8% è in condizione di obesità; il 25% non consuma frutta e verdura tutti i giorni




Il 20,9% dei bimbi italiani di 8-9 anni è sovrappeso e il 9,8% è in condizione di obesità; il 25% non consuma frutta e verdura tutti i giorni. I dati dagli ultimi monitoraggi del Sistema di sorveglianza nazionale ‘Okkio alla Salute’ – Ministero della Salute sottolineano come l’incidenza del fenomeno vada di pari passo con la sua persistenza. Per due bambini su tre, sempre secondo le statistiche, l’obesità resterà anche in età adulta e il consumo di frutta e verdura negli ultimi anni in Italia è sceso sotto i 400 grammi al giorno raccomandati dall’Oms. I dati sono emersi a Bologna nella tavola rotonda ‘La buona tavola si impara a scuola‘ promossa da Fico Eataly World e Caab, con la Regione Emilia-Romagna. Il tema è stato affrontato nell’aula magna di Agraria gli europarlamentari Paolo De Castro e Marc Tarabella, l’assessore regionale Simona Caselli, l’ad di Fico Eataly World Tiziana Primori, il presidente del Caab Andrea Segrè, il presidente Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria Unibo Claudio Ciavatta, il direttore dell’ufficio scolastico regionale Stefano Versari. I principali punti affrontati durante hanno riguardato il nuovo programma europeo di distribuzione nelle scuole di frutta, verdura, latte e latticini previsti dalla Risoluzione del Parlamento europeo approvata a marzo.

Sicilia: nasce a Terrasini la prima agrifarmacia tropicale

Una piantagione biologica che i Fratelli Palazzolo hanno avviato oltre sei anni fa e che ora è una vera agrifarmacia




Nasce a Terrasini (Palermo) la prima agrifarmacia tropicale. Papaya, mango, lime, frutto della passione, canna da zucchero, ananas, banane, platani, annona muricata, carambola, pitaia o frutto del drago. Una piantagione biologica che i Fratelli Palazzolo, Benedetto e Rosolino, hanno avviato oltre sei anni fa e che ora è una vera agrifarmacia grazie alle proprietà terapeutiche dei prodotti. Proprietà che si uniscono a quelle della frutta e verdura tipica che i Palazzolo coltivano e che fanno anche raccogliere direttamente ai clienti. “I cambiamenti climatici – rileva Coldiretti Palermo – inducono sempre più agricoltori a diversificare le produzioni, internazionalizzando le colture. Una propensione che riguarda soprattutto i giovani imprenditori agricoli che investono nell’innovazione“. “E proprio grazie al clima – affermano i fratelli Palazzolo – abbiamo ottenuto una produzione notevole. All’inizio era una sperimentazione oggi invece raccogliamo almeno una tonnellata di papaya e sono in aumento mango, banane e le altre colture. Non abbiamo certo sostituito le produzioni tipiche regionali ma abbiamo colto l’opportunità del cambiamento allargando il ventaglio di offerte che vengono richieste sempre di più dai consumatori“. Così nell’azienda si mescolano la tipica ”cucuzza” con lo zenzero che negli ultimi anni ha avuto un vero e proprio boom grazie all’uso terapeutico contro le infiammazioni e vari dolori e tra la verdura ben s’installa il frutto della passione. C’è poi la papaya che pesa in media circa 2 chili e che i Palazzolo vendono al Mercato di campagna amica di Palermo a pochi euro al chilo contro le cifre notevoli che invece raggiunge in bustina come integratore – rileva ancora Coldiretti Palermo – . Anche il mango garantisce benefici. Un serbatoio di vitamine e sapori che rappresenta una forma di integrazione tra colture e culture differenti che arricchisce il territorio . “Diversificare – commenta il direttore della Coldiretti di Palermo, Gerardo Forina Rampolla – può contribuire a trovare nicchie di mercato nuove che si trovano soprattutto grazie alla vendita diretta e per questo i Mercati di Campagna amica rappresentano dei serbatoi di innovazione e tradizioni che sono sempre più scelte dai consumatori attenti“.